Secondo quanto afferma Franco Frattini, ministro degli Esteri, sulla definizione del decreto per lo sviluppo, «Ora serve un provvedimento di crescita sostanziale e non solo procedurale». «C’è una riflessione che stanno compiendo i ministri economici con il presidente del Consiglio».
C'è già una prima bozza che conterrebbe misure riguardanti vari settori economici.
E certamente non potevano dimenticarsi della Scuola! Sembrerebbe, infatti, che dal 2013 le pagelle cartacee andranno in pensione per lasciare campo a quelle online: le pagelle arriveranno solo via Web insieme ai certificati. Lo stesso è previsto per iscrizioni, pagamenti delle tasse scolastiche e per i certificati di malattia dei ragazzi. E, sempre a quanto si evince dalla bozza del decreto sviluppo, la riforma riguarderà «le istituzioni scolastiche pubbliche di ogni ordine e grado».
MAMME: ORGANIZZATEVI!!!!!
Aggiornamenti sugli adempimenti fiscali ed amministrativi di cui si occupa generalmente una mamma: borse di studio, detrazioni ed altre scadenze scolastiche; ed anche quelle relative alla casa, alle utenze, ai tickets sanitari, alle dichiarazioni dei redditi, etc.
mercoledì 19 ottobre 2011
giovedì 13 ottobre 2011
DAL 1 NOVEMBRE 2011 CAMBIANO I TICKETS
DI SEGUITO L'ARTICOLO DEL SECOLO XIX:
Nuovi ticket sanitari,
inserto omaggio sul Secolo XIX 12 ottobre 2011
Nuovi ticket sanitari,
inserto omaggio sul Secolo XIX 12 ottobre 2011
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Genova - Dal primo novembre scatta in Liguria il nuovo sistema per l’esenzione dal ticket sanitario. Saranno almeno 90 mila i genovesi finora esentati che dovranno pagare il ticket (2 o 4 euro) sulle medicine. Sul Secolo XIX in edicola trovate in omaggio un inserto con le nuove regole e gli indirizzi utili a cui rivolgersi per avere informazioni.
Amodeo ha spiegato le nuove regole (audio). «A Genova - ha detto Amodeo - si parla di circa 124mila persone che riceveranno in questi giorni un foglio che spiega la novità, ovvero che dal primo novembre non si possono più firmare le ricette, ma si deve andare dal medico con questo foglio per farsi fare una prescrizione che, a sua volta, riporterà un codice di esenzione».
- della Cgil. Canepa ha espresso preoccupazione (audio): «I medici di famiglia non hanno avuto comunicazioni su questi cambiamenti, io le ho potute avere in qualità di segretario regionale. Ci auguriamo quindi che la documentazione arrivi in tempo ai cittadini aventi diritto». Amodeo ha replicato: «Le lettere partono oggi e quindi nei prossimi giorni arriveranno».
mercoledì 5 ottobre 2011
ESENZIONE TICKET PER REDDITO : NUOVA NORMATIVA (Regione Liguria)
Dal 1° novembre 2011 cambiano le modalità per ottenere l'esenzione dal pagamento del ticket per reddito: non si dovrà più firmare la ricetta ma bisognerà presentare il certificato di attestazione dello stato di esenzione. Tale certificato, per i cittadini che ne hanno diritto e sono stati inseriti nell'elenco del Ministero dell'Economia e delle Finanze, dovrebbe essere recapitato direttamente al domicilio; chi non lo ricevesse, nonostante il diritto all'esenzione, può presentare autocertificazione attestante la propria posizione di esenzione per richiedere il certificato. Questi nuovi certificati avranno validità fino al 31 marzo 2012 e verranno rinnovati annualmente.
Sempre dal 1° novembre 2011 i pazienti affetti da patologie croniche con reddito familiare lordo superiore ai 36.151,98 euro, saranno soggetti al pagamento di una quota fissa di partecipazione pari a 2 euro a pezzo fino ad un massimo di 4 euro a ricetta.
Per maggiori e più dettagliate informazioni visitare il sito www.asl3.liguria.it; inoltre, dal 15 ottobre 2011 le Accoglienze Distrettuali e gli Uffici Relazioni con il Pubblico di ASL3 saranno a disposizione per dare informazioni in merito a tutti i cittadini e in particolare a coloro che non abbiano ricevuto alcuna comunicazione da parte di ASL3 entro quella data.
Sempre dal 1° novembre 2011 i pazienti affetti da patologie croniche con reddito familiare lordo superiore ai 36.151,98 euro, saranno soggetti al pagamento di una quota fissa di partecipazione pari a 2 euro a pezzo fino ad un massimo di 4 euro a ricetta.
Per maggiori e più dettagliate informazioni visitare il sito www.asl3.liguria.it; inoltre, dal 15 ottobre 2011 le Accoglienze Distrettuali e gli Uffici Relazioni con il Pubblico di ASL3 saranno a disposizione per dare informazioni in merito a tutti i cittadini e in particolare a coloro che non abbiano ricevuto alcuna comunicazione da parte di ASL3 entro quella data.
domenica 2 ottobre 2011
Bonus bebè da restituire per ottomila famiglie
Di seguito l'articolo pubblicato il 22 luglio 2011 su IL SOLE 24 ORE
Bonus bebè da restituire per ottomila famiglie
Il bonus era stato introdotto dalla Finanziaria 2006 (legge 266/2005, articolo 1, commi 331-334) per ogni figlio nato o adottato nel 2005 o per ogni secondo o ulteriore figlio nato o adottato nel 2006. Un bonus annunciato da una lettera del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, inviata ai nuovi nati del 2005, con l'indicazione dell'ufficio postale presso cui i genitori avrebbero potuto riscuotere la somma.
Molte famiglie hanno commesso errori nell'autocertificazione dei requisiti (non era prevista alcuna mediazione dei professionisti o dei Caf per compilare il documento): alcuni hanno indicato il reddito "netto"; altri hanno segnalato il reddito da lavoro dipendente senza considerare l'abitazione principale; altri ancora hanno incluso fra i componenti del nucleo anche familiari non a carico, che non rientrano nella composizione del nucleo fiscale (composto da familiari a carico e coniuge – non separato – del dichiarante). Così, l'amministrazione chiede ora la restituzione entro 30 giorni del bonus da mille euro ingiustamente incassato, e, nei casi in cui il giudice penale accerterà che c'è stata falsa autocertificazione, il versamento di 3mila euro (il triplo del beneficio ottenuto) come sanzione amministrativa.
Secondo Carlo Giovanardi, sottosegretario alla Presisdenza del Consiglio con delega alla famiglia, «su 550mila bambini nati nel 2005, le contestazioni sono 8mila». Intervistato da Radio 24, durante il programma «Salvadanaio», Giovanardi ha precisato che «chi ha ricevuto questa lettera con la richiesta di restituzione, ma pensa di aver avuto il diritto all'assegno, può farlo presente all'amministrazione. Se invece le condizioni di legge non ci sono, basterà restituire i mille euro ricevuti cinque anni fa, senza interessi». Quanto alla sanzione amministrativa da 3mila euro, Giovanardi precisa che «se la mancata restituzione e la contestazione sfociano a livello penale in una condanna, allora la sanzione dei 3mila euro può arrivare, ma sono casi limite».
«Dopo cinque anni dall'incasso del bonus bebè – spiega l'avvocato Maria Stella Anastasi della Lega consumatori – gli utenti potrebbero invocare la prescrizione. In ogni caso, sarebbe necessaria una moratoria per avere il tempo di esaminare ogni contestazione, soprattutto nell'imminenza delle vacanze estive».
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